Dicono sia Calcio.
Loro, quelli che ci capiscono dicono che sia dovuto a queso, al Calcio, al gioco più popolare di questa Nazione allo sbando.
Cazzate. Per me sono cazzate.
Oppure sarà il mio animo da eterno bastian contrario, quel voler essere contro a prescindere, quello strano masochismo di voler stare in minoranza. Molte volte in disaccordo anche con me stesso, figlio di una ideologia perduta che rimane astrattamente solo dentro, dei ricordi della Sezione del Partito, di quelle bandiere Rosse, di quel libro su Enrico, uomo mai conosciauto ma che poteva essere benissimo parte integrante di questa famiglia operaia. Adesso rimane solo l' ideologia, la ricerca di un qualcosa che non ci sarà più e rimane, per tornare a tema, quella malsana sensazione della minoranza, di come dice il mio amico Bordoni della autoscissione anche con se stessi.
Perchè sarà calcio, ma se questa spinta di fare 1600 km in un giorno per un gol di Eusepi o di una giocata di Mazzeo sarebbe follia. Ma chi cazzo se ne frega di questi mestieranti del pallone? Chi può veramente pensare che tutto questo sia dovuto ad una misera partita di serie C?
Mi fanno tenerezza, per non dire altro, questi " eroi moderni ", pronti a correre sotto la Curva come il più accanito degli ultrà, baciare la Maglia e promettere amore eterno, per poi ripetere immancabilmente le stesse patetiche scene la stagione succesiva a centinaia di km.
Sarebbe da abolirli, sarebbe da abolire tutto il circo che gira intorno a questo " spettacolo ", compresi tanta gente che gli corre dietro per una foto da mettere su Facebook o per elemosinare una maglia, perchè come dicono i capi spirituali Carlo e Claudio la maglia non si chiede ma si conquista.
Probabilmente si parte anche per questo. Per andare contro i nostri eroi. Perchè probabilmente il prossimo anno non saranno più con noi e devono ricordarsi di quello che perderanno.
Domani sarà il caso di uno di questi fenomeni, uno che una decina di anni fà baciava la Maglia, infiammava la Nord per poi andarsene nel calcio che conta.
Controtutti, anche contro " noi stessi " ...quale migliore metafora nello spiegare questa perenne autoscissione?
Questo spazio virtuale è mezzo morto, alimentato dalle pagelle di Pippo e poco altro, per me sarebbe stato meglio chiuderlo quando era ora, perchè penso che come in tutte le fasi della vita ci sia un inizio e una fine. Ma forse, come capita spesso, ho torto.
Perchè tra le tante cazzate scritte, tra le righe, c' è un filo conduttore : che nessuno di noi ha mai mollato. Anche quando non era di moda, anche quando seguire il Grifo era inutile perchè si sapeva già che fine avremmo fatto.
Il filo conduttore della preparazione a una trasferta che scatta in automatico, a prescindere da tutto.
Si parte per l' aria che si respira dentro, per le solite immancabili cazzate e per constatare che nonostante tutto 6 anni di trasferte insieme sono diventati un punto fermo.
Poche ore e si parte, millecinquecento km per novanta minuti, per un gol dell' Eusepi di turno.
Consapevoli che, chissà, il prossimo anno lo troveremo da avversari, consapevoli che come al solito ci saremo.
E questo, per qualcuno, è semplicemente calcio.
2 avo' i commenti:
Semplicemente FAVOLOSO!!!
Bravo. Con poche parole hai sintetizzato cosa è l'amore per questo sport, ma soprattutto per questa maglia. Arintignamo anche nel mantenere vivo questo piccolissimo spazio. E poi se non ci fosse il testone che farebbe dal lunedì al sabato?
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