Bentornato nel calcio che conta Grifo!
Eh si perché l’ inizio della nuova stagione ci fa subito
immergere nel campo internazione in quel di San Marino : una classica del calcio europeo. Una prima valutazione
sulla nuova squadra, quel Clemente classico giocatore de C che viene a chiude
la carriera ad aste parti e le prime peruginissime iper valutazioni sui
nuovi arrivati.
Il Grifo vince facile ma non è tanto quello, risalta alla
stampa internazione l’ efficientissimo
servizio d’ ordine e la velocità della biglietteria, se non ci
fosse stato un noto esponente atto agli appelli presso le agenzie di viaggio
saremmo stati ancora là ad aspettare di entrare.
La coppa Italia, utile quanto un pieno de diesel ta na
machina a benzina prosegue con il gironcino all’ italiana e la seconda trasferta
vede il Perugia giocare a Bellaria.
Sarà, a conti fatti, la trasferta più seguita dalla
tifoseria biancorossa. Circa 2000 persone assistono alla partita in uno stadio
che ricorda in tutto e per tutto il Renato Curi.
Una di quelle partite dimenticate anche da chi è sceso in
campo tranne che a noi, tant’è vero che a distanza di mesi qualcuno si permette
di rinfacciare questa assenza e considerare la trasferta a Pian di Massiano
alla stregua di una a Milazzo, ma si sa, se la Juve vuol mettere la terza
stella sulle maglie significa che non c’è limite alla decenza e alla vergogna.
E’ comunque, finalmente campionato!
Si parte ad Aversa in
quella che sarà ricordata la trasferta più amorevole delle storia del Perugia
dal 1905 ad oggi ( Giulietti non rompe i coglioni ) , una sana scampagnata tra
allegria e fraternità. La squadra si adegua alla situazione ed in modo molto
amichevole rinverdisce la vecchia e cara tradizione contro le quadre campane.
Al “ Despucches “ di Aversa ( dedicato lo stadio al triplice fischio finale ) finisce
2-1; sarà la prima di una trionfalissima serie di trasferte fatte insieme alle
Army Girl : 0 ( zero ) punti in 3 partite.
A Melfi, in un
anonimo mercoledì di metà settembre c’è il pubblico delle grandi occasioni.
Inizia la fantastica collaborazione con la Koala “ ah tu sé un de quelli che vanno a vede’ il Perugia in Basilicata
“ parole, queste, scandite a metà tra il
disprezzo e la pena. Finirà in trionfo tra la gioia dei 13 presenti in curva (
di cui 2 provenienti da Bari, misteri della vita ) e una ventina a vede’ la
partita da sopra lo stabilimento della Fiat. Il Perugia inizia a ingranare la
quinta, cosa che Marcone aveva già anticipato mettendola senza mai toglierla
dall’ Hotel Tevere del Ponte : viaggio di ritorno in 2 ore e 34 minuti.
La trasferta successiva vede il Perugia impegnato in quel di
Campobasso davanti a un centinaio di esauriti al seguito
il Grifo . Una banalissima punizione di Clemente regala i 3 punti in una domenica tranquilla sotto tutti
i punti di vista. Servizio d’ ordine eccezionale : ospiti nell’ anello
inferiore della curva in quanto quello superiore era inagibile per motivi di
stabilità. In effetti se abbiamo resistito per anni e anni ai disastri
societari degli ultimi anni non era certo una curva ta la testa che poteva
preoccupare.
Il mese di ottobre inizia con una scampagnata a Giulianova. Nonostante il fermo della
pesca è una di quelle trasferte a cui non può mancare il Coordinamento ed
infatti avverrà il primo esodo in direzione adriatico. Le cronache riportano di
tifosi entrati al Comunale con tanto di tessera, sciarpa e frittura dentro un
sacchetto. Finirà con i soliti 3 punti e le curve di Norcia a far da digestivo.
Una decina di giorni dopo si va a Fondi contro l’ Aprilia, dopo aver controllato lo stato
del magnifico impianto fotovoltaico a Roma sud durante una sosta ci si imbatte
in un grandissimo personaggio di prestigio : Pino Insegno. Richiesta di un
promo per la rèdio, risposta con la concessione, al massimo, di una foto e
vaffanculo semplice semplice. Con tanto di rinfaccio per lo scudetto regalato
alla Lazio. Il Grifo bendato compie una rapina a mano armata e gli animi si
accendono : non manca niente che un noto e pacifico esponente del gruppo fa
fare il definitivo silenzio stampa ad un simpatico giornalista appostato come
‘n fagiano sopra il nostro settore.
A Vibo iniziano
le meravigliose trasferte in terra calabra. A Caserta viene inaugurata la sosta
presso l’ autogrill “ il pareggio “ : igienicamente perfetto, un punto
assicurato e servizio veloce e cortese. “ per
me un caffè al vetro “ – “ calma che
io so da solo “ – “ t’ ho chiesto ‘n
caffè mica che mè da fa la tazzina
col vetro soffiato come a Venezia “
Sarà successivamente usto da Bordoni come minaccia a Pietro
come minaccia quando non si comportava bene.
Il Grifo porta chiaramente a casa 1 punto, primi screzi nel
Ducato e prime personalissime riflessioni sulla propria vita e conseguenti
valori ed interessi.
Il 30 novembre il Perugia torna a Fondi e stavolta contro il Fondi. Controllato lo stato dei lavori
riguardo la costruzione del 27 esimo anello dello stadio laziale si assiste
all’ ennesima vittoria del Grifo. Fortunatamente non avrà conseguenze l’
increscioso sequestro di persona ad opera della troupe di Umbria TV ad un tifoso
perugino. Saranno 3 punti pesantissimi, mai quanto però come il pranzo e la
cena avvenuta nello stesso Mc Doanald a qualche km dallo stadio. Ormai siamo di
casa, tanto di casa che approfittiamo del cartello “ affittasi parcheggio “ e
ci fermiamo tranquillamente per la consueta sosta.
Quale miglio occasione per assistere ad una partita del
Perugia di mercoledì pomeriggio contro il blasonatissimo avversario siciliano?
E allora pronti, comodissima partenza a mezzanotte e si va a Milazzo. Il Gatto inaugura la rèdio on
tour, radiocronaca della partita e collegamenti live direttamente dalla Salerno
– Reggio Calabria, dal traghetto e dal bar degli ultà rossoblu. Purtroppo
saranno 2 i colpi di sonno , uno di Moscati che se addormenta davanti il
portiere e l’ altro del Gordo mentre tranquillamente alla guida stava
schiacciando un normalissimo pisolino.
Il 4 dicembre il Grifo gioca a L’ Aquila una partita che entrerà nella storia : tifosi del Perugia
nel settore ospiti, in tribuna e prima della partita anche sotto la loro curva
scambiata per un anonima biglietteria. Disposizione a testuggine e nessun fatto
rilevante da raccontare. Il Grifo vince la partita in campo, la vince negli
spalti. Tutti contenti a casa, talmente contenti che qualcuno ancora ce
bestemmia.
Ma non è solo campionato, il Perugia infatti, uscito
trionfatore dal girone estivo si appresta a giocare a Pisa il derby del cuore a favore del povero e maltrattato
Leonardino. La squadra di Battistini si dimentica di scendere in campo e
davanti ad una decina di esauriti sfodera una maiuscola prestazione. Una
giornata da rimanere a bocca aperta, talmente aperta che a distanza di mesi
escono ancora i vaffanculo.
Il 18 dicembre a Isola
Liri si chiude il girone di andata. La partita finisce 2-0 per il Grifo ed
il campionato sembra archiviato. La strada sembra decisamente in discesa, tutte
tranne quella che ci fanno fare per uscire dal campo sportivo. Per motivi di
sicurezza passiamo per la cima di un monte e tra nebbia, pioggia, vento e neve
sui bordi delle strade sembra di giocare a Oslo. Dentro il Ducato partono i
preparativi per i prossimi, imminenti festeggiamenti : vincerà la coalizione
che li pronosticava per metà febbraio.
Il 2012 inizia con una tiepidissima trasferta a Chieti. I temibili tifosi abruzzesi impensieriscono
quanto un’ uscita di Giordano e alla fine la storia si ripete : 0-1 e tutti a
casa. Soliti screzi tra tifoserie con uno che se le prende con l’ unico del
Grifo presente in tribuna : rinnoviamo ancora le nostre scuse a Daniel Mosca,
se puoi scusalo, veniva da un momento ( 37 anni ) molto particolare.
A Pagani avviene
un fatto che fa capire che il Perugia è solo una scusa, che non si parte per
vedere una partita di calcio ma che sono i valori dell’ amicizia ad essere
quelli preponderanti. “ freghi io stò
male, me fa mal lo stomaco che non ce la fò nemmeno a sta in piedi, vado al
Silvestrini “ –“ i biglietti ce l’ è
tu? Ecco , dacceli e ce sentim con comodo“ . Ci penserà Cacioli, donando
una maglietta a fine partita, a mettere una pezza a questa che rimarrà una
delle pagine più vergognose della storia di Arintignamo.
Il 12 febbraio causa neve il Ducato di Arintignamo rimane
per la prima volta della stagione fermo ai box, ad Arzano imitiamo Taccucci e Tramontana e vediamo la partita dalla
tv.
Si riparte il 19 febbraio alla volta di Mugnano di Napoli. Contro il prestigioso Neapolis la partita che si
presenta è molto delicata, capiamo il momento e andiamo oltre il tifo
mettendoci a disposizione del Mister : triplice marcatura ( 2 dei nostri e Russo
) all’ esterno loro e partita stravinta il secondo tempo. Sfatati i tabù
riguardo la periferia napoletana che è brutta, sporca e disordinata. E’ anche
peggio.
Il 4 marzo la madre di tutte le partite. In 500 intasiamo
ulteriormente la Salerno – Reggio Calabria e si va a Catanzaro. Da Perugia si parte con tutti i mezzi : chi in macchina,
chi in pulman, chi in treno e chi in aereo. Qualcuno evidentemente anche a
piedi in quanto non ha fatto in tempo a presentarsi : la squadra. A Salerno
questa volta non basterà il solito panino con mozzarella di bufala ad addolcire
la situazione, una giornata da dimenticare in tutti i sensi : soprattutto la
vista.
Il nuovo corso societario inizia a Gavorrano, partita delicatissima con Ferri Marini e Benedetti che
salvano il culo al Mister. L’ inusuale distanza della trasferta non incide
sulla consueta recensione degli autogrill, questa volta tocca a quello di
Sinalunga “ raccontaci le esperienze di
un caffè “ - “ sì te dico quelle della grappa podarsi en più ‘nteressanti “ e sul
solito giro itinerante della località, da segnalare un bar pieno di sciarpe
della Fiorentina che “ son del mio socio,
a me stanno anche antipatici i viola “
Il campionato entra nel vivo e il 1 aprile il Grifo gioca a Eboli. Pratica archiviata dopo 30
minuti e massima concentrazione all’ aspetto estetico della trasferta : campo
di insalata dietro la curva, addetto alle bevande che fa avanti e indietro
dalla curva al bar e ammirazione riguardo il maxi parcheggio ubicato dietro il
settore. Il Dirceu è talmente capiente che a malapena riesce a contenerci
tutti, siamo talmente compatti che dal primo a nord all’ ultimo a sud ci son 4
ore di differenza.
Il conto alla rovescia inizia a Celano, la spedizione vedrà qualche leggera defezione rispetto a
quella che doveva essere la trasferta precedente di Fano, alla Koala comunque
tra un viaggio organizzato a Lourdes e la tragica ricerca del Concordia
riusciranno comunque a stampare un centinaio di biglietti. Calcio ma non solo,
c’è anche il tempo per visitare un grazioso ipermercato dove veniamo accolti
con la famosa gentilezza abruzzese “ e
questi adesso che cazzo vogliono “
Il giorno della Liberazione avviene a Fano. L’ esodo biancorosso parte in mattinata, specialmente il
Coordinamento non si farà sfuggire l’ evento e ne approfitta per la solita
fermata al Furlo e pranzo nella nuova sede del Garagol. L’ accoglienza dei
tifosi fanesi è pari al livello del loro mare, il buon Bartolini dopo aver
digiunato al gol più di Pannella si ricorda come si fa e andiamo sotto. Il
Grifo però è troppo forte e parte la festa che finirà in centro a Perugia.
Increscioso episodio a fine serata quando si smarrisce il tiket del parcheggio
ma il tutto fortunatamente si risolve al grido di “ viva la sipa e forza ‘l Perugia ”
La maratona del campionato finisce a Lamezia in una trasferta dove la Landi ha gia detto tutto
tralasciando, però, un piccolo particolare.
Che lei e la Sabrina si sono dimenticate di mettersi in posa
in vista di tutte le foto che sicuramente avremo preso, confidiamo, comunque,
sulle capacità difensive di una delle due.
La stagione, come proprio l’ anno scorso, finisce a Treviso.
Questa volta non si gioca per lo scudetto ma per una
prestigiosissima coppa di Lega, il sogno di ogni bambino. Si vince e stravince.
Vista la stagione diciamo basta con gli autogrill e ci si
specializza nella prima trasferta in gelateria : alla richiesta del bagno il barista non manca niente che chiama la
guardia padana e scattano gli accertamenti sui documenti.
Anche quest’ anno è
andata, considerando che c’era la possibilità di vedere tutte le partite in
diretta, considerati stadi, tifoserie e città incontrate sarebbe da fare una
seria riflessione sul valore e priorità della vita.
E’ un accorato appello a
tutti, statece vicini che la situazione è preoccupante ...
4 avo' i commenti:
Gran bel post! Io comunque ancora non ho capito che cazzo avesse detto il giornalista loro contro l'Aprilia!
Simpatissimo resoconto ma falso in due circostanze: 1)Le trasferte con le Army sono state più di 5 con un totale di ben 6 punti riportati; 2) fossi in te temerei le capacità difensive di una delle due, perchè se mi arriva una multa sono c.... amari!!
resoconti internazionali, però "viva la sipa e forza l'perugia" è 'na chicca.....
...lodi, lodi, lodi!
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