Questo spazio virtuale nacque che al Curi c’erano i
lucchetti.
Non avevano portato a nulla i comitati che stavano con il
Grifo, le varie cordate salite a Palazzo dei Priori e le ipotesi di azionariato
popolare.
Si andava incontro ad un futuro da dilettanti, senza
peraltro sapere la categoria in quanto non era sicura nemmeno l’ iscrizione
alla D, ci volevano soldi, e tanti.
Quando Roberto Damaschi, imprenditore conosciuto più che
altro agli appassionati del calcio regionale, salì accompagnato da altri soci a
Palazzo dei Priori molti tifosi, tra cui onestamente mi ci metto pure io, lo
videro come l’ uomo del famigerato partito della D.
Ricordo ancora l’ ultima assemblea del comitato “ Io sto con
il Grifo “, c’era molta preoccupazione e rabbia, il Perugia, si diceva, non è
era stato voluto salvare.
Azzerato ogni ipotetico progetto di azionariato popolare,
massima attenzione e addirittura l’ ipotesi di non far entrare nessuno al Curi.
Non lo aiutò nemmeno il suo carattere, diretto ed
essenziale, a farlo entrare immediatamente in sintonia con la piazza. Ricordo
ancora quando nella piena fase delle corse al salvataggio disse in diretta a
Tef che non dovevano essere i tifosi a decidere chi doveva entrare o meno al
Curi.
Il primo contatto diretto con la tifoseria avvenne tramite
il Muro, un lungo post ad elencare quello che avrebbe voluto fare, parlando di
serietà e programmazione, due termini spesso abusati in anni e anni di
disgraziate gestioni societarie.
A Pian di Massiano in quel periodo non c’erano nemmeno le scrivanie,
era rimasto solo un cumulo di macerie.
Iniziò la fase di ricostruzione, partì dalle fondamenta, dal
settore giovanile.
“ Dare a Perugia il valore del calcio genuino “
La città reagì nel migliore dei modi, dalla prima amichevole
a Montone per finire alla sottoscrizione degli abbonamenti, un moto di orgoglio
e reazione decisamente, almeno per me, inaspettato.
Ma se da una parte la città rispose bene c’era sempre chi
preferiva vedere la mano lunga del partito della D, interrogando e interrogandosi
su quanto Damaschi fosse libero di decidere per conto proprio, per quale motivo
era lì e se le sue scelte fossero veramente spontanee oppure vincolate da
qualcuno.
Come non ricordare le tabelle di comparazione tra direttori
sportivi, vere e proprie campagne elettorali tese a ribadire che la scelta di
Arcipreti non fosse la migliore.
Perugia è Perugia e questo chiacchiericcio lo ha
accompagnato in tutta la sua gestione.
Il mio personalissimo scetticismo passò dopo pochi giorni
quando lui ( Damaschi ) non prese in minima considerazione la proposta di
fusione con la Pontevecchio che invece ad altri ( stampa ) non pareva
dispiacere molto, motivandola con articoli sui giornali e commenti televisivi.
Mattone su mattone ricostruì il Perugia, con i risultati in
primis ma stando attento ad ogni piccolo particolare, magari non determinante,
magari non importante ma che contribuì per ridare entusiasmo alla piazza.
Sempre presente in ogni festa dei tifosi, attento ai piccoli
particolari, le maglie storiche, l’ album delle figurine, il ripristino del
torneo giovanile Renato Curi, il progetto dell’ antistadio e la continua
presenza ( troppa? ) e confronto con la gente, dallo stadio ai nuovi mezzi di
comunicazione.
E se ci scappava qualche vaffanculo pazienza, rientrava
anche quello nella gestione di un calcio genuino e a contatto con tutti.
Con noi 4 scemi, inutile nasconderlo, ha stretto fin da
subito un rapporto di amicizia.
Di considerazione probabilmente nemmeno meritata ma che
comunque ci ha reso orgogliosi della sua presenza : l’ amichevole al Curi, la
continua presenza alla rèdio, la massima disponibilità in tutto e per finire a
quel rito scaramantico ( che ha dato più punti dei schemi del Mister ) fatto in
ogni trasferta di quando partiva la telefonata e subito dopo il coro “ Franco Fedeli ehh ohh “
Il tutto nel pieno rispetto dei ruoli, da una parte il
presidente e dall’ altra il tifoso, dire bravo quando c’era da dire bravo e
sottolineando quando c’era qualcosa che non andava.
Si chiude un ciclo.
Un ciclo di serietà, di programmazione e di vittorie.
Roberto Damaschi entra nella storia del Perugia come l’ uomo
della ricostruzione, come colui che ha ridato entusiasmo ad una piazza ferita
da anni di gestioni creative.
E poco importa se si parla di una serie D o di una C2.
Le e mozioni sono sempre le stesse, non hanno categoria.
Coi sarà modo e tempo per augurare a Moneti e Santopadre
tutto il meglio per loro stessi e per tutti noi, oggi penso sia giusto salutare
il Pres con un semplice termine troppo poco utilizzato al giorno d’ oggi :
GRAZIE.
16 avo' i commenti:
Va bè, dopo avermi fatto ridere tante volte, stavolta Fan me fatto piagne....
Non potevi scrivere niente di migliore e più giusto!!!
Grazie Pres, la maiuscola sarà sempre e solo per te!!!!:-)
Roberto Damaschi entrerebbe nella storia di questa squadra solo per non aver saputo fare promesse che non avrebbe saputo mantenere. grazie, Pres.
..e per far commuovere me ci vuole eh!!!! Grazie Pres!!!!
... Una lacrimuccia è scesa anche a me....GRAZIE ad un Grande Pres ....
Per fortuna carta canta,ho fatto la guerra su sto muro per grida' quanto fosse stato importante il tuo arrivo a Perugia.S'era capito da subito che il tuo era il partito del fare (quel'altro de Gualdo a pontifica' e tu a daglie sotto)e hai conquistato subito la piazza con il tuo intervento sul muro e poi con i fatti.Qualche errore c'è stato,ma sei uscito alla grande e soprattuto da primo.
Un grande saluto.(per Fanne come al solito e sempre "va a da via il bulo").
Un IMMENSO GRAZIE anche da parte mia e magari perchè no, ascoltando ieri le parole di Santopadre, arrivederci a presto!
Grazie presidente...un superpresidente con la testa sulle spalle!!
Ora pero' anche un forza e un bocca al lupo a Moneti e Santopadre!
O freghi..non è un funerale, aspettate a piagne.
E ricordate che un libro è finito solo quando si chiude la quarta di copertina e si rimette sullo scaffale.
Qui dobbiamo ancora girare l'ultima, piccola,leggera pagina. E la parola FINE è scritta lì. Dall'altra parte del foglio, prima arriviamoci e poi decidiamo se il libro ci piace oppure no....
Tramontana
ale', vai tramy diccela tutta dai! pane al pane vino al vino! quindi secondo te non è ancora detto che se ne vada?
tira fori lo scooooppppp e non te rifugià sul discorso delle fidejussioni bancarie che non regge come motivazione, tu puoi fare molto di più!
Ti dico solo che non è finita finchè non è finita, e ancora non è finita. Questa accellerazione l'ha voluta uno che non fa mai niente per caso, si tratta di capire perchè l'ha voluta. Il problema è che io (ancora) non lo sò. Ma c'è tempo, vedrai che c'è tempo, altro che mercoledì....
Tramontana
GRAZIE DAVVERO PRES!!!
finalmente Tramontana ha capito qual è l'unico mezzo libero di informazione nel panorama giornalistico locale e utilizza questo spazio per regalarci verità che evidentemente altrove non possono essere di casa!
Tramontana uno di noi!
IL VECCHIO FAN E' TORNATO... E TRA MPO ARTORNA ANCHE LVECCHIO CIAMBO CHE SE' BEL CHE ROTTO I COJONI...
DU SDRINGOLATE E VIAAAA!
GRAZIE PRES
I risultati si calcolano con la ragione, l'impressione di una persona disponibile, onesta e genuina si percepiscono con il sentimento..... GRAZIE per entrambe le cose PRES....
...GRAZIE PRES!!!
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