Arintignamo, si sa, non è solo calcio.
Perché è bello esultare per un gol di Eusepi ma per un blog serio come il nostro è giusto e doveroso parlare anche di altro.
Una tematica che purtroppo esce sempre nel periodo estivo, puntuale come le richieste della società di essere inseriti nel girone A.
NO,purtroppo non si sta parlando della mancanza di punte nel Grifo.
E' qualcosa di molto più importante e tragico, qualcosa che ti colpisce dentro e ti fa capire quanto effimero sia il nostro mondo.
E' la piaga dell' immigrazione, di poveri cristi che decidono di lasciare tutto, gli affetti più cari, la loro vita per cercare una meta che magari solo in apparenza sia migliore di quello che lasciano.
Storie che sembrano distanti, lontane da noi ma che purtroppo sono molto più vicine di quanto uno possa immaginare.
Siamo andati direttamente alla fonte, lo chiamano macabro turismo, paragonabile a quelli che vanno a vedere il relitto all' Isola del Giglio o nelle zone terremotate.
E purtroppo abbiamo avuto la conferma che anche in questi luoghi personaggi inqualificabili preferiscono immortalare le loro belle vacanze con delle foto di dubbio gusto.
Per Arintignamo invece si è trattata di fredda cronaca, per aprire e far aprire gli occhi, perché oltre una travolgente azione di Sprocati nella vita purtroppo c'è altro.
Perché, in meno di 2 ore di macchina, si apre, purtroppo, un altro mondo.
Centro accoglienza San Benedetto
Veniamo accolti da una umanità che ci sorprende, atmosfera serena, per quello che il luogo permette, ma tanta tanta umanità.
Storie personali da scriverci un libro, una a una, storie che fanno emozionare.
Ci dicono che stanno bene, ci raccontano del viaggio, duro, disumano, ma che ha comunque permesso di eliminare qualche dissapore personale e che anzi ha fortificato un' amicizia che solo fino a qualche tempo fa sembrava impossibile.
Il centro di assistenza è al lavoro 24 h su 24, il servizio di primo soccorso è basato sulla vestizione degli ospiti.
E successivamente per il completo inserimento nella nostra società, con tanto di corsi per l' apprendimento della lingua.
Il nostro viaggio finisce qua, ce ne torniamo a Perugia arricchiti da queste storie piene di umanità, speranza e fiducia in un futuro migliore. Augurando, di tutto cuore, a queste persone che possano arrivare a tutti i più belli traguardi che si aspettano.
Senza dimenticare il passato e la sofferenza che hanno dovuto subire.







1 avo' i commenti:
MAI PIU'!!!!!
Anche perché co-presidenti da manda in periferia li avemo finiti
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