FORZA GRIFO!

Arintignamo chiude.

Solitamente quando si chiude una parentesi si parla di “ dolorosa scelta ” ma questa volta non c’è nulla di tutto questo se non un “ è stato bello ”

Il Grifo è tornato dove doveva tornare.

Non era detto, non c’era scritto da nessuna parte che in 2 stagioni doveva quantomeno tornare al prefallimento ma con l’ aiuto e la bravura delle società che si sono succedute in due stagioni ce l’ abbiamo fatta.

Il nostro “ compito ” è giunto al termine.

Più di 2 anni fa, quando abbiamo aperto questo spazietto virtuale, non c’era niente di niente.

Non c’era nessuna società, non c’era nemmeno la sicurezza di una stupenda serie D, c’era solamente l’ intenzione di ripartire in qualsiasi modo, in qualsiasi categoria e contro qualsiasi avversario.

Ed una delle motivazioni, oltre l’ orgoglio e il senso di appartenenza era l’ autoironia, quel prenderci in giro nel vederci ridotti in quel modo, delle trasferte a Deruta o del pulmino parcheggiato al Curi del Monteriggioni, due esempi, con tutto il rispetto possibile, che rendevano bene l’ idea di quello che stavamo vivendo.

Arintignamo è nato esclusivamente per questo.

E’ stato un piccolo spazio virtuale inizialmente finalizzato a noi stessi e che inaspettatamente ha avuto comunque un buon seguito.

Seguiti in primis, inutile nasconderlo ed anzi andandone fieri, dalla società e da gran parte dei giocatori che in questi due anni sono passati a Pian di Massiano.

Con alcuni di loro ne è nata un rapporto di conoscenza ed anche un’ amicizia.

Conoscenza e amicizia basata sul rispetto e sulla chiarezza dei rapporti : il tifoso da una parte e la società dall’ altra.

Applaudire e dire bravi nella stragrande maggioranza dei casi ma anche criticare e dissentire quando, almeno secondo noi e senza la pretesa di aver ragione, le cose non andavano nel verso giusto.

E’ stato il classico rapporto tipico di un calcio dilettantistico, bello quanto si vuole ma fortunatamente non appropriato al nostro contesto.

Si torna alla “ normalità ” della serie C ( gira gira ‘sta categoria ha toccat de accettalla ) con una società ambiziosa, si torna a parlare di un calcio importante e tornare in stadi più degni della nostra storia.

Chiude questo spazio ma chiaramente non finisce la nostra malattia, a partire già da domenica pronti a tribblà come al solito nella prima di coppa Italia a Barletta.

Con lo stesso spirito, presenza e passione di sempre.

E anche con la stessa attenzione, la stessa attenzione che reclamava e rivendicava il comitato “ io sto con il Grifo ”; la stessa attenzione che ci aveva portato a chiedere chiarimenti nel luglio 2009 quando ancora nessuno si era mosso; la stessa attenzione che ci vuole dopo 2 fallimenti in 5 anni.

Se per qualcuno questo significa essere gufi, pazienza.

Perché alla fine, detto con un sorriso sulle labbra, gli “ orfani di Damaschi “ sono gli stessi ( almeno i più vecchi ) orfani di D’ Attoma e Ghini, gli stessi di Gaucci, Silvestrini e covarelli.

Chiudiamo con un saluto ed un ringraziamento a tutti quei pazzi che inconsciamente ci hanno seguito in questi due anni, ringraziando Damaschi per averci immediatamente dato confidenza, il Mister per la simpatia e disponibilità sempre dimostrata nei nostri confronti e con la società e i giocatori tutti che nonostante qualche buona presa per il culo sono stati sempre al gioco.

Un ringraziamento particolare agli Ingrifati, a Mirko in particolare per la considerazione che ci ha sempre dimostrato ed un grandissimo  abbraccio che vale più di mille parole a Carlo.

E  come sempre ci si vede in Curva … FORZA GRIFO!