LIBERIAMOLO!!!

Arintignamo oggi, anzichè parlare di un argomento frivolo come il calcio, intende porre all'attenzione del suo pubblico una grave violazione dei diritti civili.

C'è un uomo, un lavoratore, a cui viene impedito INGIUSTAMENTE di varcare i confini dell'Umbria per svolgere la propria professione; quelli che l'anno scorso sembravano solo affari casuali con società vicine (come Tozzi Borsoi, Borghetti Balistreri) ora le trattative con Farina o L'Orvietana come società satellite per non parlare di Cenciarelli di Umbertide, stanno lì a dimostrare che al nostro povero direttore viene impedito di superare il Furlo, Orte o il Verghereto.

Per carità, i copresidenti lo portano via con loro , ma quando si tratta di stringere spesso lo lasciano in macchina o lo mandano a comprare le sigarette, con la scusa che tanto lui c ha come zona l'Umbria.
Molte le teorie su questo grave atto di limitazione della sua libertà: c'è chi sostiene che sia conseguenza di un provvedimento cautelare di un giudice su istanza di Damaschi dopo gli acquisti di Trezzi e Tinazzi, altri invece sono convinti che non sia costretto da nessuno, ma che abbia in casa solo gli elenchi telefonici di Perugia e di Terni.

Non mancano altre ipotesi piuttosto azzardate a cui non vogliamo dar credito, come che abbia il rientro alle 20 o che giri esclusivamente con una bicicletta elettrica con un'autonomia di 80km.

Arintignamo, che pure non sempre è stato d'accordo con le sue scelte, chiede invece con forza alla società di non tarpare le ali ad Alvie..di farlo scorrazzare libero nel calciomercato nazionale, spezzando finalmente quelle catene che lo limitano ad una realtà ormai troppo piccola per lui...