“ e la invece c’era la torre, purtroppo già instabile di suo, non ha retto a tutte le cazzate “
Signore e signori, benvenuti a Pisa.
C’è chi lo fa a Natale, c’è chi chiama cantanti e c’è chi si accontenta di un modesto secondo turno di coppa Italia di serie C.
Ma il fascino e la solidarietà sono sempre le stesse : si tratta del derby del cuore.
Perugia e Pisa, due città accumulate da personaggi illustri, uno su tutti, seppur le sue origini non siano ben chiare è Nicola Pisano, presumibilmente nato nella città toscana e venuto nella nostra a compiere quell’ autentico capolavoro che è la Fontana Maggiore.
E Perugia, dal cuore nobile e genuino, magari non proprio frettolosamente, circa 730 anni, ha ricambiato il favore facendo approdare nella città dalla torre pendente un genio creativo, creativo a tal punto che la sua finanza ha fatto scuola alla Lehman Brothers.
Perugia e Pisa finalmente si incontrano.
L’ appuntamento è di quelli da segnare nel calendario, un bel segno rosso sulla data del 7 dicembre 2011, lo stesso segno rosso che i cittadini delle due bellissime città avevano fatto sul proprio calendario ad ogni scadenza di contributi, versamenti e fidejussioni varie.
Ed è pur vero che si tratta di un semplice e banale secondo turno di una coppetta Italia, ma è altrettanto vero che non bisogna declassarlo, sarebbe solo una sbiadita copia di quello che riuscì al nostro eroe.
Sarà una partita di richiamo internazionale, ci sarà di tutto, dalla presenza dei cavalieri di Malta, ricchissimi sceicchi sauditi, finendo all’ alta finanza brasiliana.
E tanta tanta stampa, quella stampa obbiettiva e d’ inchiesta che tanto ha fatto e che tanto ha imparato in questi ultimi due anni spaccando il capello, e si che prima non ce ne erano di capelli da spaccare.
Da Perugia arriveremo in pochi, ci sentiremo soli ma con la sicurezza che andrà tutto a posto.
E si ‘l vostro stadio se chiama Arena ce ne saria uno da portanne via per mettelo ‘n mezzo ai leoni …
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