Capitano mio capitano

La notizia, purtroppo, era nell' aria.
Ma stamattina dando la solita occhiata su FB è arrivata anche l' ufficialità. O almeno sembra.
Questa sopra è la pagina del Cap. Smarrimento.

Che cazzo avrà voluto dì ?


Due le scelte : o interpellare qualche professore strutto che tutto sa oppure andare direttamente su Gugle, Arintignamo senza pensarci due volte ha chiaramente optato per la seconda.

Si tratta di un verso della famosissima poesia " A Zacinto " , scritta da un  Foscolo versione bregno ( si si Professori, questo della foto nnè lù ) in quanto costretto all' esilio e consapevole che non vedrà mai più la sua amata isola situata sullo Ionio.

Il Taccu insomma l'ha messa sulla cultura, sarebbe bastato un semplice " vaffanculo " e invece no, dimostrando anche in questa circostanza tutta la sua classe e signorilità.

Non sarà facile abituarsi a non vederti più calcare il terreno del Curi, le tue classiche sortite offensive, quel tirare fuori le palle che tanto ci mancherà.
E sopratutto, ci mancherà tantissimo la tua specialità : il lancio.
Della maglia.
Adesso ta chi c' arcomandamo per pianne una?

Già, sai meglio di noi che nel calcio come nella vita la gratitudine è merce sempre più rara.
Amareggia comunque lo stesso ripensare a 12 mesi fa, esattamente di questi tempi, quando anziché " A Zacinto " scrivevi entusiasta che " Per il Grifo non c'è categoria : ho firmato!!! "
L' ultimo a mollare in campo nella gestione bircio e il primo a ripartire in quella Damaschiana.
Tu, unico superstite che avevi fatto da guida a tutti noi dopo il rovinoso crollo della stagione precedente.

Il capitano della rinascita, il capitano del campionato vinto, il capitano della coppa a Lanciano.
Il capitano che ha stretto i denti, che non ha mai mollato.
Mai una parola fuori posto, nemmeno quando era come la frutta tai banchi del mercatino verso l' una : de quarta scelta.
Nemmeno quando gli è stato preferito Radi, lui, il Cap in panchina a vede' 'l frego de Mantignana scendere titolare in campo.
Come si gli U2 facessero da gruppo spalla ta la Zanicchi insomma.
Ma lavoro, lavoro, lavoro e alla fine anche il Mister si è accorto di te.

Grazie di tutto Marchino, sei un grande!