LEGGETE E 'N VE LA PIATE

Arintignamo è 'n blog del Grifo.
Perchè arintignamo?
Arintignamo viene alla luce , oggi 23 giugno 2010 , nel momento più buio della storia del Perugia, buio, ma talmente buio che ce vorria 'l gruppo elettrogeno che eva usato Tomassini pel ristorante.
Arintignamo se considera un Ducato virtuale, se entra con lo scopo de parlà del Grifo ma strada facendo, tra 'n incontro col parente de De Giorgio, tra nà cazzata e 'n rifornimento volante per chi è armasto a piedi non se sà dua se va a finì.

Alacciate le cinture e buon viaggio a tutti.

lunedì 20 giugno 2011

XX GIUGNO 1859



Perugia era sotto lo stato Pontificio e già da qualche anno i Perugini non ve volevano più sapere, famosa è la guerra del sale contro Paolo III (da lì continua ad arrivarci a noi il pane senza sale di Perugia) che vinta la battaglia con i perugini fece costruire la famosa Rocca Paolina. Una settimana prima della famosa data, il 14 Giugno i perugini guidati da Francesco Guardabassi inscenarono una manifestazione per reclamare l'unità.


Il delegato pontificio Giordani che reggeva il governo della città per ordine di Papa Pio iX si spaventò e cedette il governo della città a Guardabassi, in cambio della libertà. Si formò così a Perugia un governo provvisorio e nel lasso di tempo che precedette il 20, fu inviato a Torino Nicola Danzetta per convincere Cavour a intervenire in aiuto dei perugini. Ma Cavour per scelte diplomatiche non intervenne. Intanto il Papa non perse tempo e decise di intervenire con un corpo di mercenari svizzeri, circa tremila, guidati dal colonnello Schmitt. Il 20 Giugno, le truppe del Papa arrivarono a Perugia attraverso, Ponte San GIovanni, Via Romana, fino al Frontone, dove i cittadini avevano fatto delle barricate improvvisate. La difesa dei perugini fu disperata, ma le forze mercenarie in poche ore sfondarono lo sbarramento e entrarono in città.


La terribile ferocia degli svizzeri fu resa più spaventosa dalla forte pioggia che cadeva su Perugia. Le truppe passarono per l'allora Via Papale (ora Corso Cavour), e via dell'Ospedale (ora Via Oberdan), sfondando le porte delle abitazioni, saccheggiandole e violentando le donne.

Queste violenze sembra siano state accordate con il papa che rivoleva Perugia a tutti i costi, cosa questa che non ha prove, ma che i perugini negli anni a venire lo pensavano fortemente. 

Ci sono anche delle curiosità in questo 20 Giugno, un americano con la famiglia (Perkins) che alloggiava in un albergo sulle scalette di S.Ercolano e rimase sconvolto da quella giornata. Tornato in patria raccontò l'evento, che colpì molto i politici e gli storici del americani del tempo.
Il New York Times, in riferimento alla vicenda della famiglia statunitense dei Perkins, testimone e vittima delle violenze, scrisse: « Le truppe infuriate parevano aver ripudiato ogni legge e irrompevano a volontà in tutte le case, commettendo omicidi scioccanti e altre barbarità sugli ospiti indifesi, uomini donne e bambini. »

 L'ambasciatore degli Stati Uniti a Roma, Stockton, scrisse al suo governo:
« Una soldatesca brutale e mercenaria fu sguinzagliata contro gli abitanti che non facevano resistenza; quando fu finito quel poco di resistenza che era stata fatta, persone inermi e indifese, senza riguardo a età o sesso, furono, violando l'uso delle nazioni civili, fucilate a sangue freddo »

 Il poeta Giosuè Carducci scrisse su questi fatti un famoso sonetto “Per le stragi di Perugia” nel quale sottolineò appunto il tradimento dell’insegnamento di Cristo da parte di chi si arrogava il ruolo di rappresentarlo su questa terra.


Perugia è stata comunque decorata con la medaglia d’oro, ed è iscritta fra le 27 città “martiri e benemerite del Risorgimento Nazionale”.



Gli ultimi Papi – Giovanni Paolo II e Benedetto XVI – hanno chiesto più volte scusa per pagine buie del passato della Chiesa, e purtroppo anche del presente, come per i reiterati casi di pedofilia fra membri del clero in vari paesi del mondo. Ma non c’è stato ancora un pentimento ufficiale per una feroce strage, compiuta a Perugia da truppe vaticane, in tempi relativamente recenti, vale a dire appena due anni prima dell’Unità d’Italia che ha celebrato il suo 150simo anniversario (e magari questa potrebbe essere l’occasione più adatta per un meaculpa della Chiesa nei confronti dei perugini.
L' FACEMO O NO STO MEACULPA???

     

2 avo' i commenti:

eka ha detto...[rispondie]

E troppi mea culpa dovrion fa alora,da la caduta del romano impero a oggi c'honno sulla coscenza guerre,crociate,stragi de nativi,roghi,torture,esecuzioni,sesso(e non a pagamento),servizi de intelligenz(co la confessione)dei regnanti de turno,nel pieno spirito cristiano primordiale.Ade'non piu',certo,la chiesa è veramente cambiata; lo ior è una banca de di pii benefattori,dentro s. apollinare in roma c'è anche la tomba de renatino de pedis un'altro pio benefattore di mamma chiesa(i soldi non puzzeno);si si,la chiesa ade' è proprio cambiata.Me viene da di' solo na cosa "piu'Don Ciotti meno Marcinkus".E potrei infieri', visti gli ultimi casi de preti non proprio morali,ma basta cosi'.

supernello65 ha detto...[rispondie]

cloro al clero...
diossina per i leccapreti....

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