Il progresso.

Il satellite : che conquista!

Ti permette di vedere canali che fino a pochi anni fa erano sconosciuti, capire usi costumi e trazioni di località lontane, a volte anche bizzarre, ma pur sempre interessanti.

Ieri sera, imbattendomi in uno di questi canali stavano trasmettendo una trasmissione presumibilmente attinente al calcio. Si parlava, se non sbaglio, di qualche campionato di secondo, terzo livello, uno di quei campionati lontani anni luce dalla ribalta del calcio che conta.

Tra un' inquadratura mentre si affetta il prosciutto, una serie infinita di spot locali si riusciva a capire quello che stavano dicendo, uno di quei casi insomma che si benedice la pubblicità.

Ospiti in studio, o al bar, o in trattoria, o al ristorante, c'erano diversi opinion leader del posto che, grazie al conduttore, più concentrato a fissare la telecamera che a seguire gli argomenti trattati, dicevano la loro riguardo la giornata di campionato appena passsata.

Su tutti mi ha colpito uno di questi.
In passato dovrebbe aver ricoperto qualche ruolo dirigenziale con qualche squadretta del posto, dalla cadenza non si capiva bene il luogo di provenienza ma nonostante tutto si comprendeva bene il suo astio verso la squadra più prestigiosa della regione.
Ad un certo punto ho capito, il soggetto in questione nel momento clou della trasmissione, quello della tv verità si confessa : " sono juventino "
Probabilmente , penso, avrà qualche brutto e bagnato ricordo.
Tra le righe si denota una critica verso questa squadra, qualcuno la chiama critica costruttiva, di costruttivo a di la verità c'è molto poco, l'unica cosa che si nota è un profondo astio verso questa squadra e magari questa dirigenza.
Invidia? Parlare tanto per parlare? Coda di paglia? Misteri della diretta, anzi, della differita.

Possibile che a distanza di 10 anni si possa portare ancora rancore in questo modo?

Ma no, non può essere, faccio mente locale, la stessa trasmissione l' avevo vista anche l' anno scorso!
Rewind.
Stessi personaggi, stesso tema : il calcio.

Ma allora c'era un buonismo sfrenato, più che una trasmissione sembrava l'aula di un tribunale e là dentro erano riuniti tutti gli avvocati della difesa, sempre pronti a difendere e magari non  parlare delle perfomance del loro idolo, o amico, o chissà che altro.
Allora non si davano voci al chiacchiericcio provinciale di quella città lavandaia, invece quest' anno si fa critica costruttiva, anche nei ristoranti, evidentemente, le pietanze cambiano anno per anno.

E c'era lo juventino, lo juventino cavolo. Ma non era entrato dentro quella società? Si, no, forse, non si sà bene, dovrebbe essersi trattato del quarto segreto di Fatima.

La trasmissione va avanti, c'è di tutto, ci sono due opinionisti del posto più in minoranza di quella che tocca a Bersani, c'è un ex, non si capisce bene da quanto abbia il dente avvelenato, c'è di tutto, si parla , si parla , si parla.
Anche troppo.

Cambio finalmente canale, il progresso, come tutte le cose, va usato con parsimonia e attenzione, serve comunque a capire che anche nelle altre città si soffre di invidie e forse piccoli patetici motivi,l' importante è essere vaccinati e capire, come si fà davanti ad una televendita dove propongono quadri o altro, di capire se sono originali o no.

La patacca è sempre dietro l'angolo, o canale.