Si é chiusa l' ennesima fantastica stagione ed anche quest' anno vogliamo ringraziare la società, lo staff ed i giocatori a modo nostro.
Un modo forse troppo ironico e non consone al ritorno del " grande calcio " ma con l' unico intento di provare a fare 2 risate.
Grazie a tutti per questa ennesima stagione ricca di soddisfazioni!
GIORDANO … arriva ad agosto dopo che la società eva messo l’
annuncio del portiere anche ta “ Cerco & Trovo ” , strappato alla
grandissima concorrenza del Promano vince a briscola e tresette la concorrenza
con Despucches e tranquillizza da subito la Nord : a febbraio ta le farmacie
perugine ‘n se troverà più na confezione de Tavor e bende pì occhi. Più facile
‘l dialogo tra israeliani e palestinesi che con i compagni chiude comunque in
bellezza la stagione portando l’ agognato record d’ imbattibilità al livello de
Bolt : 10 secondi e 45 centesimi.
DESPUCCHES … presentato come il nuovo Riommi e infatti alla
fine della stagione i portierini si equivalgono : magneran la panchina tutti e
due. Beneficia della difficile nomina del suo cognome e per tutta la coppa
Italia si salva dalle offese dello stadio ma già dalla prima di campionato, una
volta appurata l’ esatta pronuncia, non tarderanno ad arrivare i tipici e dolci
commenti dei perugini. Si farà intitolare lo stadio di Aversa e poi verrà
dimenticato al livello della coppia Buzzi – Zaffaroni.
La possibilità di una sua permanenza a Perugia è pari a
quilla de vede’ Mocarelli agli europei.
BRACCALENTI … niente, nnè bastata la coppa Italia, né ‘l
campionato e manco a fa ripescà quila sega del Catanzaro per vedello almen na
volta ‘n mezzo ai pali. Parlamo de ‘na quarantina de partita, la cosa, già per
se esplicativa, è aggravata dal fatto che davanti c’ aveva due come Giordano e
Despucches, per la serie “ se ce l’
hanno fatta loro ì la posson fa tutti ”. Auspicabile che rimanga a Perugia, tra
liceo e università la scelta è amplia.
ANANIA … la prima volta che scende in campo si fa notare
immediatamente dalla piazza per i capelli a tegola. Che per un “ calciatore ” è
una cosa fondamentale. Inizia la stagione e macina quella fascia che è una
bellezza, peccato che a calcio se gioca con quell’ arnese sconosciuto chiamato
pallone altrimenti sarebbe da nazionale. Allenamento su allenamento indovina il
primo cross che è ora de scrive la letterina ta Babbo Natale. All’ attivo anche
un gol, chiaro segnale del livello di questa C2 e assoluto vincitore del
classico premio delle Army Girls come “ miglior fico del bigonzo ”.
Assolutamente da confermare, non tanto per lù ma sì glie la facesse a convince
‘l fratello.
BORGHETTI … la macchia è grande, talmente grande che ce
vorria un tir de Omino Bianco. L’ adattamento non è semplice ma una volta
imparata la lingua italiana, mossi i primi passi con l’ € e capito che si guida
a destra inizia ad adattarsi agli usi e costumi di una città occidentale. Come
lo sparncio scappa fori ad aprile e co ‘n gol che rimarrà nella storia del
Grifo salva ‘l culo ta Battistini e ta tutti noi. Auspicabile una sua permanenza
a Perugia, se ‘n c’è ‘l posto ‘n mezzo al Curi glie ne lasciamo uno ‘n
balaustra, ce l’ ha più lù coi ternani che tutta la Nord missa ‘nsieme.
CACIOLI … parte la stagione alla grandissima, 3 minuti de
allenamento a Torgiano e disintegra Tozzi Borsoi. Causa leggerissima squalifica
subita la stagione precedente a Treviso inizia ad essere disponibile che la mì
mamma eva già fatto i strufli. Dopo un sondaggio che prevedeva l’ internamento
in camera con Hannibal Lecter o la rieducazione per l’ inserimento in società (
vincerà la seconda ipotesi causa il PD che aveva appoggiato il manicomio )
riprende il suo posto da titolare. Un girone di ritorno a grandissimi livelli
e, finalmente, a stagione conclusa anche il definitivo salto di categoria.
Assolutamente da confermare e anzi, sì la sera ‘n c’è niente da fa passa a fa
qualche capatina ‘n centro.
DI DIO … arrivato grazie all’ affare Curti e dopo che per
divideli ha toccato de chiamà i caschi blu armette la sintonia tra i 3 soci : è
più acerbo de ‘n caco a settembre. Anche lù, come ‘n altro giovane promettente
esordisce e pù se ferma a Eboli.
CURTI … ninna nanna ninna oh, sto fiolin ta chi lo do, lo
darò alla signora e arvà a Cannara che ‘n vedo l’ ora. ‘n paio de partite
giocate e ‘n milione de euro. Si tanto me da tanto se poteva fa arivà fino a
maggio e ‘l prossim’ anno se poteva fa la squadra pe’ la Champions. Il bimbo
prodigio da il meglio di se stesso in più ruoli : terzino, centrocampista,
risanatore di casse e bomba incendiaria. A gennaio passa alla Juve e sono
aperte tutte le opzioni, come po’ esse titolare ai prossimi mondiali pol fa la fine del socio de Max Pezzali ai tempi
degli 883.
PROIETTI … ‘l difficile viene adesso che la carta ‘n vale ‘n
cazzo, comunque cerca de conservà per bene l’ album, gne fa pià ‘l sole e
mettelo ta ‘n posto fresco e asciutto che tra qualche anno, quando nessun te
crederà che facevi parte de quil Perugia che vinse la C2 almeno ì fè vede’ le
prove.
PUPESCHI … con Zanchi è amico, ma talmente amico che inizia
‘l campionato e glie frega ‘l posto. L’ centrocampo avversario rimane sempre
una terra inesplorata che sì per sbaglio ce mette piede na volta va a finì che
ce scrive ‘n romanzo come Gulliver comunque a fine stagione sarà talmente
positivo da fa invidia ta la Juve de Agricola. Da tenere assolutamente, ta sti
2 anni è talmente cresciuto che si arvà a casa ‘n l’ arconoscono manco i sui.
RUSSO … l’ ambientamento dal mitico Todi non è dei più
semplici e inizialmente per quanto sta ‘n panchina manca solo che la ‘mbianca e
ce mette le testacce chì gerani fori. Complice l’ assenza del matto inizia
comunque il campionato con qualche apparizione culminata co’ la rigenerante
strapazzata da parte de ‘n esaurito ‘n
Nord. Il girone di ritorno vede un Russo assoluto protagonista, i due
allenatori ( Battistini ‘n panchina e ‘l su babbo ‘n gradinata ) gli danno
tanta di quella sicurezza culminata con la rete al Melfi ( ‘ncora esulta ) e da
un Russo che faceva ballare la difesa passa a un Russo che balla solamente pì
cazzi sui.
ZANCHI … lo Zanchi indisciplinato della serie D fa un
grandissimo salto di qualità e per quanto diventa anarchico manca solo che se
mette a disegnà fori dalla curva co’ le bombolette spry. Nella prima parte
della stagione, complice le direttive del Mister assume comunque una posizione
molto più rigida e delineata : la panchina. Il girone di ritorno torna in se
stesso e culmina le sue prestazioni modello “ ‘l pallone è ‘ mio e ce gioco io
” con la stratosferica rete contro il Giulianova. In prospettiva è sicuramente il
giovane più forte su cui contare, da tenere assolutamente. Augurandosi che la piccola Emma ( auguri Andrè! ) le stia vicino, lo consigli, le faccia capire i
valori fondamentali della vita, lo istruisca e lo faccia maturare.
BENEDETTI … ‘l golden boy de Elce è come la maionese ta l’
insalata russa, se posson cambià gli ingrediento ‘ntorno ma lù c’ ha da esse
sempre. Inizia ‘n coppia con Borgese e pù riesce nell’ impresa impossibile de
fa tirà 4 calci ta ‘n pallone anche ta Carloto. A volte veloce come ‘l
regionale che porta a Terontola a febbraio, per la flessione che accusa ‘n
manca niente che tocca la testa per terra. Arpia pigolo a marzo e a Gavorrano
salva ‘l culo al Mister, la speranza che rimane è tanta anche se è più
probabile che si ‘l prossim’ anno uno vol la su figurina ha da comprà l’ album
de la Panini.
BORGESE … si volete ‘n centrocampista che se inserisce e
segna cercate da ‘n altra parte però si uno se “ accontenta ” de ‘n giocatore più ordinato de la mì mamma
quand’ armette a posto la cucina ‘l compagno de merenda de Benedetti è la
persona giusta. Titolare inamovibile durante ‘l girone de ritorno nella seconda
metà del torneo se fa frega ‘l posto dal brasiliano atipico, potrebbero esserci
le basi per una profonda riflessione di quanto la carriera sia giunta al
tramonto e fare come i ternani facevano con le fere fino ad aprile : pensare ad
altro. L’ auspicio è che rimanga con noi anche nella prossima stagione, la
famiglia Borgese è sempre un bel vedere, compresa la sorella.
CARLOTO … dopo Emerson Pereira, Muller e Mezzavilla prosegue
la tradizione dei “ brasiliani ” scarsi nel Perugia. Arrivato in pompa magna a
luglio per lui però, a differenza di Clmente, non ci sarà nessuna guerra a
rivendicarne il suo acquisto. Il nuovo Tinazzi, dopo un brevissimo periodo di
ambientamento capisce che il Perugia è quello co’ le maglie rosse e verso
gennaio inizia il suo campionato. Da segnalare un ottimo girone di ritorno e 4
gol all’ attivo, ovvero quelli che riuscirà a fare Borgese nel corso della sua
carriera, allenamenti compresi. Riguardo la sua conferma c’è da fare una
profonda riflessione psicologica, se fosse un problema di saludade l’ unica
medicina è quella di portarlo in via Settevalli.
GIULIACCI … l’
ambientamento da un presidente fashion ad uno pane e porchetta è stato più
problematico di quello che aveva avuto Ma Ming. Uno spezzone di partita a Fondi
e poi per ave’ sue notizie più che la pagina dello sport tocca gì ta quella dei
dispersi. Pe’ na volta la previsione la facem noi, la prossima volta che
armetti piedi al Curi en paura che te tocca de pagà ‘l biglietto.
LUCHINI … cincischino, ovvero palla avanti e giù a corre a
chi ariva primo, nel corso del campionato vanterà meno presenze de quille che
facevo io a scuola. Ma almeno io, è per lù è ‘n aggravante, non cevo lo zio che
me controllava da la mattina alla sera. Provato prima ta la fascia e poi
addirittura in posizione più arretrata chiude però la stagione alla grandissima
entrando al posto de Moneti e alza la coppa : chiara vendetta di Battistini o
la considerazione che a volte i zii conton più del babo?
MARGARITA … arriva dal Giulianova con la notizia dei 14 gol
all’ attivo e mano a mano diventerà più credibile la previsione dei Maya. L’
amichevole di luglio a Promano risulterà deleteria sotto ogni punto di vista,
prima per la scoperta di Giordano e poi perché se infortunia gravemente
costringendolo a saltare tutta la preparazione. Fa il suo esordio a Melfi e
dopo un periodo di circa 7 msi di rodaggio s’ arfà male ‘n altra volta a Fano.
Rimarrano negli annali la grande corsa, la buona tecnica e la sterilità de ‘n
gatto appena uscito dal veterinario. Auguri Daniel e per tiratte su pensa a chi
nasce e vive a terni, c’è chi c’ ha avuto molto più merda de te
MOCARELLI … ‘l fatto che a fine stagione supererà il
prestigioso traguardo delle 100 presenze col Grifo rende bene l’ idea che ormai
per vede’ il grande calcio da ste parti tocca acende la televisione. Stagione
difficile per il Piccolo Randellatore, qualche sporadica presenza e tanta panchina
abbinata a qualche domenica a fa compagnia ta Taccucci e Tramontana.
Probabilmente più che ai titoli di coda è ora de alzasse che stanno a pulì la
sala ma nei nostri cuori caro Dottore noi facem come ‘l Presidente col sù
figlio : ‘n posto per te l’ tenem sempre.
MONETI … dopo l’ ottima stagione a Orvieto il definitivo
salto di qualità approdando al Perugia, il ragazzo non soffre il salto di
categoria e dopo un normale periodo di ambientamento nel calcio
professionistico inizia a dare il meglio di se stesso durante il girone di
ritorno dove, presenze su presenze diventerà parte fondamentale della squadra. Le
qualità ci sono e sarebbe auspicabile,
anche se probabilmente difficile, una sua conferma.
MOSCATI … arrivato a Perugia come la brutta copia di Rampino
il piccolo Marco dopo un periodo di svezzamento inizia a dare i primi calci a
un pallone. ‘l frego cresce talmente tanto da scavalcà tutte le gerarchie e a
fasse da del lei anche da Ercoli. Corsa, tecnica e addirittura eventi che a
Perugia erano dimenticati anche dai fratelli Giulietti : i cross precisi pe’ le
punte. Da valutare attentamente la sua permanenza in vista della C1, non per le
doti tecniche ma capire bene il suo rapporto con il Livorno : è dei toscani col
34 % di Rampi, se Rampi torna a Perugia ‘l piglia Damaschi e ‘l porta a casa e
lù armane, se invece Moscati torna a Livorno vien qua ‘l su cugino e a quel
punto Rampi va con Damaschi a Foligno. Mancon solo le indicazioni cinine cinine
che se trovon ta le confezioni de le medicine.
SANSOTTA … e va beh, pazienza, il calcio è solo un aspetto
secondario e molto molto superficiale su quello che è la bellezza e grandezza
della vita. Ci sono tanti e fanastici interessi, passioni, lavori e sentimenti
che tra qualche anno ricorderai questa esperienza come un piccolo inciampo del
tuo cammino. Auguri.
TOZZI BORSOI …’l precedente sarebbe da ergastolo ma
nonostante tutto viene accolto, soprattutto a Torgiano da Cacioli, con il
massimo della comprensione e affetto. Esordisce contro la Paganese e illude più
de ‘n canestro de Extasy. ‘l su campionato è talmente continuo che a ‘n certo
punto per capì sì è disponibile o meno se guarda tramite ‘l calendario de Frate
Indovino. Se po’ tranquillamente affermà che l’ idea di un “ nuovo Miccoli ” è
più fallimentare del Perugia del bircio e stavolta non ce pol mette le mani
manco ‘l giudice Rana. Probabilità di una sua permanenza al Grifo? ‘l
consiglio, più che tecnico o sentimentale è quillo de passà ‘n centro e comprà
qualche ricordino per mette ta la sale de casa.
BALISTRERI … a gennaio vince le primarie con Bartolini e
inizia la sua avventura in biancorosso. Il periodo iniziale non è dei più
facili ed infatti fatica ad adattarsi alla squadra, poi, una volta entrato in
pianta stabile negli 11 titolari rinverdisce la tradizione dei 9 del Perugia
negli ultimi 20 anni : giocatore che gioca per la squadra e n’ segna mai. Auspicabile
una sua conferma, certo, ‘n saria male se l’ ex Cap oltre che preditte ‘l
passaggio al Grifo te pronosticasse anche qualche gol ogni tanto.
BUENO … il “ bomber ” è proprio fortunato. Nel senso che in
tutto e per tutto, nazionalità compresa, somiglia al mitico Elio Sergio, il primo straniero che
vestì negli anni ’80 la maglia del Perugia. Verso novembre trova finalmente la
forma, ma è quella del formaggio. Qualche apparizione e 3 gol, il tutto tra
infortuni e disperata ricerca della condizione, chiude la stagione alla
grandissima ed invece che vederlo giocare al Curi sembra di stare all’
Adriatico di Pescara : è proprio Immobile. Va bene che per gli amici se fa di
tutto e di più ma la prossima volta, caro Capitan Clemente, fatte i cazzi tui.
CLEMENTE … con la stagione finiscono anche i vocabolari de
lo Zanichelli per trovà gli aggettivi. Chiaro esempio si giocatore incosciente
ed istintivo : come se fa accettà de giocà con compagni tecnici come Mocarelli
o Sansotta? Arriva a Perugia con la tipica etichetta perugina de giocatore
finito e già dopo ‘n a settimana per quanto tocca fa marcia indietro ‘n manca
niente che tocca gì a vede’ la partita al Palazzetto. Da rimanere talmente
innamorati delle sue giocate che già dal lunedì se giva in crisi d’ astinenza e
de sta ‘n pensiero durante le feste natalizie. Nnè che è da confermà , è da fa
come lo spot de la Vodafone : ha da girà tutto intorno a lui. Per volare
insieme anche in C1, no va beh, fa finta che n’ ten ditto niente.
FERRI MARINI … Danielino arriva dal Sansepolcro e,
forse, scambiando il Perugia con Amici,
dopo un grande inizio di stagione si eclissa e pensa ad altro. Complice anche qualche
infortunio causato dal suo fisico modello “ tiemme che te tengo ” arriva a
gennaio e rischia di ripercorrere le orme del grandissimo ex presidente : l’
eterna promessa. Una volta capito che Gatto Silvestro non c’ aveva voglia de
perde tempo con lui e che Marioni non lo invitava ogni lunedì in trasmissione
inizia a giocare a pallone e inaugura il festeggiamento panoramico del corpo
umano. Una volta la lingua, poi il mento, per finire al culo. Fortunatamente a
fine campionato farà qualche gol in meno di Ibraimovic altrimenti al Curi oltre
la tessera del tifoso ci voleva quella del Barone. Da tenere assolutamente, l’
importante che capisce che per inizio del calendario calcistico non se intende
dal 1° gennaio.
GUCCI … ariva a luglio
talmente ‘n punta de piedi che ‘nvece la maglia glie danno ‘l tutù,
ma poi, grazie all’ agguerritissima
concorrenza che se autodistrugge tra de loro trova immediatamente ‘l posto da
titolare. Passa ‘l gironcino de Coppa Italia che per quanto magna diventa
testimonial della DCD ma poi a forza de pane e Svitol se sblocca e diventa
determinante nella prima fase di campionato. A gennaio facemo come ta qui
mercatini dua se trovon pe’ sbaglio le opere d’ arte e vendemo l’ bono per
tene’ quilli da rottamà. Continua a guardà ta Tozzi, seguilo attentamente, fa
‘l contrario e ‘l futuro sarà ‘l tuo.
PADOVANI … ‘l passaggio da ‘n calcio dilettantistico al
Perugia è più complicato de quillo al digitale terreste eppure qualcosina de
bono ‘l piccolo Ettore l’ fa vede’. ‘n gol in Calabria e qualche buona
prestazione ma al momento sembra più timido de ‘n ternano quand’ ha da gì ‘n
trasferta. Per quant’ è secco ‘na
raccomandazione : mandamolo ‘n prestito, facemie fa esperienza, tutto ma tranne
che a fal gì a fasse le ossa.
BARBETTA … Barbetta passa quasi tutto il campionato a fa
quil che i ternani ce fan dalla notte dei tempi : l’ eterno secondo. Quando
però ha l’ occasione giusta e anche lù mette la giacca e la cravatta, ‘l tempo
de staccà ‘l telefono pe’ ‘n ave’ rotture de coglioni e al motti “ si ho da
sbaglià sbaglio da me ” te tira fori 6 punti in 2 partite. Non verrà confermato
in quanto la nova dirigenza ‘n digerisce le cipolle, se dovria esse lasciato
cusì bene che nem trovato ‘n altro a rempì lo spicchio de la Sud.
BATTISTINI … ‘l corso de Coverciano ‘l trasforma cusì tanto
che per quanto corremo e giocamo sembra che scendemo ‘n campo ‘n 16. A dicembre la distanza da
la seconda è de qualche anno luce. A gennaio succede qualcosa, probabilmente
glie se cancella ‘l programma ta l’ Ipad e torna il Battistini tipico come ‘l
torciglione a Natale : squadra modello Risiko che attacca con 1 e difende con 6
e pippa culo da fa invidia tai fil de Dario Argento. A Catanzaro s’ arimbuja, a
Gavorranno la panchina per quant’ è instabile ì la fann de legno ma
fortunatamente arpia pigolo e porta a casa l’ ennesimo trionfo. Da segnalare l’
ormai ottimo e fraterno rapporto con la tribuna e la dolorosa separazione da
Barbetta. Ma il calcio, come la vita, ti toglie e ti da e acquista come
procuratore una figura che anche la nuova società ha saputo dire di no :
Marcone. Arman con noi anche nella prossima stagione, speram bene … certo,
viste premesse e clausole prima de disfà la valigia ce penseria più che bene.
LUCHINI ‘L MASSAGGIATORE … tutto se pol dì ma no che ‘n sé
dato da fa, tra Bueno, Tozzi, Ferri Marini, Carloto e compagnia bella gl’ ha
toccato de faticà più che si eva da gì a coglie ‘l tabacco de notte e proprio
per questo il mitico Renzo anche quest’ anno porta a casa ‘l premio come Miglior
Grifone. Forma smagliante, scatto alla
Bolt e soccorsi da fa invidia anche ta Bertolaso fanno di questo sottoquota l’
elemento determinante della società. E pensà che qualcuno teva scartato! Ma
come ce insegni, caro Renzo, pì muscoli la medicina se trova, pì coglioni è più
difficile.
ARCIPRETI … c’è chi l’ dà come socio oscuro, chi come
direttore generale, chi come Guda o chi semplicemente come direttore sportivo.
Alvà, o ce l’ dici o te mandamo con Frizzi alle “ Identità nascoste ”. Fatto
sta che anche quest’ anno butta su ‘na squadretta che amazza ‘l campionato, poi
certo, cen sempre quilli che rifaccion più de na peperonata a colazione e te
chiedono de Tozzi, Bueno e Sansotta, enno i soliti che nutron dubbi su la tù
preparazione a ‘n campionato difficile come la C1. Tu va pe’ la tu strada,
magari però quando scappi da Umbertide arcordete de impostà ‘l Tom Tom.
AGNOLIN …arriva a Perugia col cartellino rosso che gliè
armasto ta la giacca e dopo ‘n paio de mesi ‘ncumincia a buttà fori ta tutti :
la rèdio, i giornalisti rompicoglioni, i tifosi al greppo e Damaschi. Riesce
nella miracolosa impresa di mettere per una volta d’ accordo gli ex soci
meritando i complimenti per la professionalità e competenza. Anche noi del blog
facciamo la previsione che sarà parte fondamentale nella prossima trionfale
stagione, co’ la speranza che fusse più azzeccata de la sua riguardo le condizioni
del tempo a la Polvese.
DAMASCHI … e anche quest’ anno
adotta con i soci forti il detto riferito ai parenti che “ più enno stretti e
più fan male ” .
La sua avventura a Perugia finisce che a Pian di Massiano arivono i Caschi Blu,
il dialogo è più facile tra israeliani e palestinesi che con Santopadre e
Moneti. Dopo aveglie detto grazie in tutte le lingue del mondo è il momento di
voltare pagina, dice che va a Foligno, calcisticamente parlando te dicemo
auguri con lo stesso intento de quando se dice “ bona pesca ” ta uno che sta
per mette le canne a mollo. Ultima raccomandazione : se quano scrivi le tù
cazzate su FB nessun tifoso del foligno te risponde non te preoccupà, ‘n ce l’
han con te è che probabilmente ancora ‘n han capito come se fa acende l’
computer.
MONETI … via Fedeli, entra Moneti che dopo un po’ porta
Santopadre. Peccato che a Perugia non c’è il mare sinno ‘l porto era più
affollato che a Civitavecchia. Smentisce il detto che “ chi ben inizia è a metà
dell’ opera ” e come prima cosa porta il figlio, poi, dal momento che a fa
peggio è difficile entra in pianta stabile nei quartiere alti e prova a vince
il Nobel per la pace cercando di rimettere sintonia in società. Presidente con
compiti istituzionali e amministrativi come prima cosa ha promesso un Curi
senza barriere, ‘n dicet niente ta Giordano sinnò se leva subito dai coglioni.
SANTOPADRE … “ vengo da Roma ed entro 5 anni voglio la serie
A ” dopo una rapida indagine, scoperto che ‘n ha mai fatto ‘n intervista con
Lucci e i figli non si chiamano Alessandro e Riccardo l’ effetto è più
tranquillizzante de ‘na scatola de Tavor magnata a colazione. Mister Frankie arriva a Perugia nella torrida
estate del 2011 e sembra un esponente dell’ opposizione che improvvisamente
passa al governo : dai proclami alla serie A a marzo si passa alla riduzione
dei costi, ingaggi annuali e valorizzazione dei giovani. La fiducia e la
speranza è che tra 5 anni saremo dua tocca esse, tu sta tranquillo e fa quil
che te pare, noi come al solito ce saremo e te appoggiamo, pù ‘n caso se farà
sempre ‘n tempo a saldà i metal detector per gì a Santodomigo.
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