ERA 'N PEZZO CHE VEL DICEMME

E così, quello che andavamo dicendo in giro da anni e anni si sta avverando, ebbene si, l' Umbria è davvero solamente biancorossa.
La notizia del taglio delle provincie inferiori ai 300 mila abitanti ha subito messo in allarme gli abitanti della conca, terrorizzati dal pensiero di passare sotto a Perugia si sono infatti attivati immediatamente per cercare di porre rimedio a questa delicatissima questione.

La prima idea è stata quella di chiedere asilo politico a Roma ma Alemanno interrogato a proposito ha smentito categoricamente ogni accorpamento : " Abbiamo già uno stato estero che nonostante le rotture di coglioni ci porta almeno i soldi dei pellegrini, da terni che ci danno? Potevano fa comodo se è il Colosseo era di ferro ma in queste condizioni non possiamo ospitare altre popolazioni. "
Sbattuta la faccia in porta, peggio di un testimone di Geova la domenica mattina, il demoralizzato popolo ternano ha provato a percorrere altre strade.

Aperta l' impolveratissima enciclopedia universale " I Quindici " ha scoperto incredibili analogie con i cittadini di Rieti e Viterbo : una bella provincia a tre e scongiurato il terribile pericolo di vedere sventolare il gonfalone con il Grifo a palazzo Bazzani.
Ma, pare, anche dall' alto Lazio le risposte non siano state positive.
Eppure di analogie ce ne sarebbero eccome, la bellezza delle città, la storia, gli usi e costumi locali e perché no, anche gli altissimi risultati sportivi conseguiti.

Stessa risposta, purtroppo, anche da Spoleto, Norcia e tutta la Valnerina.
Chiamati in causa anche loro, nonostante il grandioso progetto di una maxi provincia, le tre zone umbre hanno elargito più 2 di picche che l' intera fabbrica Modiano in tutta la sua storia.

Per il popolo ternano è un periodo veramente difficile, da Perugia, quella Perugia mai digerita, quella Perugia così vicina eppur così lontana, quella Perugia mai sopportata come capoluogo di regione sta diventando addirittura capoluogo di provincia.
Quella Perugia a cui piace giocare a Risiko, infatti dopo cento anni a divertirsi a distruggere le armate rossoverdi ora ne sta conquistando anche tutti i territori.

E dal capoluogo com'è stata presa la notizia?
Con il solito modo di fare tipico dei perugini, ovvero, non ce ne frega na sega.
Alcuni, è vero, non l' hanno presa benissimo adducendo giuste motivazioni sull' opportunità di questa scelta.
Con tutti gli stranieri che ci sono, era proprio il caso aumentare la percentuale?
E' vero che da una vita ospitiamo le svariate popolazioni mondiali ma qua si sta parlando di persone che non hanno la minima idea di quello che vuol dire vivere sotto il nostro territorio.
Oltre che l' ABC gli manca anche la D,E,F,G,H e compagnia bella.
Al limite hanno la " ù " ma nnè bona manco per facce 'l brodo.

Alcuni, e chiaramente non è il caso del blog, l' hanno messa sull' ironia.

Arintignamo, anzi, vuol dare un aiuto psicologico ai nostri amici.
A volte infatti prima di cadere nella disperazione è cosa buona e giusta fermarsi e riflettere.
Noi, che vi siamo stati sempre vicini nei vostri momenti delicati e tristi ( praticamente da na vita ) abbiamo scritto per voi una serie di buoni motivi per cui vi possiate convincere che per voi vivere sotto la provincia di Perugia sarebbe una svolta.
Naturalmente, sempre se ve ce volemo.

Vantaggi per i ternani nel vivere in provincia di Perugia :

- Telefonare nel capoluogo non sarà più intercontinentale

- Abolizione del cambio da lùbaiocco ad €

- Circolazione libera, via la dogana di Massa Martana

- Opportunità di istruzione universitaria e non fermarsi alla solita quinta elementare

- Festeggiare il carnevale come in tutte le città culturalmente avanzate a febbraio anziché a maggio

- Pubblicizzare le bellezze della provincia e rendersi conto che oltre la tommasi c’è dell’ altro

- Informarsi sulle notizie relative al territorio in terza pagina anziché superare la pagina dell’ oroscopo

- Introduzione dell’ ora legale, ricordarsi di spostare le lancette 20 anni avanti