LEGGETE E 'N VE LA PIATE

Arintignamo è 'n blog del Grifo.
Perchè arintignamo?
Arintignamo viene alla luce , oggi 23 giugno 2010 , nel momento più buio della storia del Perugia, buio, ma talmente buio che ce vorria 'l gruppo elettrogeno che eva usato Tomassini pel ristorante.
Arintignamo se considera un Ducato virtuale, se entra con lo scopo de parlà del Grifo ma strada facendo, tra 'n incontro col parente de De Giorgio, tra nà cazzata e 'n rifornimento volante per chi è armasto a piedi non se sà dua se va a finì.

Alacciate le cinture e buon viaggio a tutti.

giovedì 2 giugno 2011

Fenomeni in TV


Dopo un anno di troppe bugie, troppe falsità, troppa cattiveria, troppa invidia e troppa ingratitudine finalmente è stata data la possibilità al nostro amato presidentissimo Leonardo (non ce la sentiamo ancora di chiamarlo “ex” perché è ancora nei nostri cuori) di fare luce sulle vicende del grifo nell’estate 2010.
Merito di tutto questo lo dobbiamo a un nuovo paladino della TV verità, il giornalista Tasso di Rete Sole (sì, proprio quello che un anno fa di questi tempi si divertiva ad andare ospite da Massetti travestito da sceicco per fare il simpaticone).


In barba ai possibili problemi e alle polemiche che inevitabilmente la sua lunga intervista a Leonardo comporterà e ripercorrendo le orme dei più grandi maestri del giornalismo italiano da Fede a Minzolini, martedì scorso ha dato piena attuazione al titolo della sua trasmissione “Don Chisciotte” e come l’eroe di Miguel de Cervantes lotta contro i mulini a vento di un ambiente becero e desideroso solamente di vendette gratuite, cercando di restituire verità e dignità ad un uomo a cui la città, la sua città, ha vigliaccamente voltato le spalle.


Finalmente Leo ha potuto raccontare la vera verità e non sono mancati i colpi di scena. Mentre tutto il popolo bue e ignorante pensava che il Perugia fosse crollato sotto il peso di una mole impressionante di debiti, viene fuori che in realtà sia Losole che nientepopodimenoché Giovanni Consorte dovevano fior di milioni a Leo che lui avrebbe poi prontamente riversato nelle casse societarie per costruire una corazzata ammazza campionato (basti pensare che se non aveva delegato certe scelte ai suoi collaboratori Leo aveva già stretto due importanti accordi per formare l’attacco atomico Pinilla-Antenucci!). E cari signori le eventuali istanze di fallimento andavano fatte solo contro la Mas e non contro il Perugia come è stato fatto “solo per avere più visibilità”. 



Ed è maestoso Tasso in questa fase a lasciare briglie sciolte al presidentissimo; altri giornalistucoli da quattro soldi avrebbero potuto obiettare che le istanze contro il Perugia erano state fatte perché le sue quote erano state date in pegno sui debiti della Mas, ma Tasso non è caduto nel tranello del più bieco populismo.




Si è quindi passato al vero tema scottante di tutto l’affaire Perugia: lo stadio. E finalmente si è fatta chiarezza una volta per tutte con Leo che non ha esitato a rivelare come mentre era ancora presidente del Pisa fu convocato dall’allora sindaco Locchi e dall’allora assessore all’urbanistica Boccali per un pranzo al ristorante “da Luciano” al lago (dove era presente anche il costruttore ed ex socio del Pisa Bulgarella) per essere invitato ad acquistare il Perugia perché insieme si sarebbero potute fare “grandi cose”…


Ma è stato proprio lo stadio che, come per Gaucci, ha significato la rovina per Leo. Pensate che era previsto un progetto avveniristico che riusciva a coniugare profitto e utilità sociale: la “Cittadella dello Sport”, un investimento da 80 milioni di euro (che Leo non avrebbe avuto alcuna difficoltà a mettere sul piatto) che avrebbe portato alla realizzazione di alloggi per gli studenti universitari dell’Isef e per l’Adisu che avrebbero garantito solo in affitti 3,5 milioni all’anno senza contare lo sfruttamento dei residui spazi commerciali. E tutto questo Leo non lo faceva per se stesso ma per il Perugia. Ma la gente non lo ha capito e anzi appena un mese dopo la presentazione del progetto a suo dire si sono eclissati tutti, dal sindaco all’assessore all’Adisu. E Leo è rimasto da solo…

Anche qui Tasso svolge egregiamente il suo ruolo riuscendo a far raccontare tutta la verità nei minimi dettagli. Certo, un Travaglio qualsiasi avrebbe rinfacciato al presidentissimo che si era appena usciti da lievissime difficoltà nell’iscrizione al campionato per i famosi F24 e che il primo a eclissarsi era stato lui nell’assemblea societaria del Perugia del 14 luglio quando, dopo aver abbattuto il capitale sociale per perdite, si è dichiarato “non interessato” ad esercitare il suo diritto di opzione lasciando spazio a nuove energie imprenditoriali (nella figura del mitico Ezio Barbieri). 



Ma l’altra sera non era l’occasione per rinfocolare queste sterili polemiche e anzi Tasso spiega il vero scopo ultimo di tutta la faccenda: far fallire il Perugia e condannarlo alla serie D perché solo così si sarebbe potuto sottrarre il succulento progetto della Cittadella a Leo e poterci far lucrare sopra i soliti noti.

Purtroppo non si può dire tanto di più perché c’è una denuncia in corso e non si può ostacolare il lavoro della magistratura.





Ma il “Don Chisciotte” di martedì sera non è stata solo una trasmissione di denuncia. Leo ci ha aiutato a capire anche gli oscuri personaggi che hanno gravitato attorno al grifo morente come avvoltoi.
Pieroni? “L’ha portato Ghirga e non capisco come ci si potesse fidare di uno come lui” (ma non l’aveva chiamato qualcuno un mese prima per chiedere aiuto?). Non ha fatto altro che disturbare e far perdere tempo prezioso per un salvataggio possibilissimo grazie alla monetizzazione del famoso tesoretto, un insieme di fior di campioni da vendere al miglior offerente a suon di milioni.

Ermini e gli arabi? Avevano formulato quella richiesta di acquisto che avrebbe risolto ogni problema e lui non ha esitato a prenderla in considerazione.
I cavalieri di Malta? In realtà Leo aveva “nasato” che potessero non essere molto affidabili come poi si è rivelato non avendo voluto nemmeno versare la cauzione di 200 mila euro che avrebbe fermato il fallimento (ma qualcuno non li aveva presentati a Umbria Tv come un serio e importante gruppo col quale aveva già fatto qualche affare?)
Su Torello Laurenti interviene in aiuto Tasso spiegando come mentre il J.R. di Gualdo Cattaneo era pronto a prendersi il Perugia qualcuno gli ha fatto capire che era meglio abbandonare ogni velleità perché l’obiettivo era uno e uno solo: azzerare il Perugia e portarlo in D.

Per ultimo Leo dimostra la sua grandezza d’animo e invece che manifestare sentimenti di rivalsa verso una città e una tifoseria che gli hanno voltato le spalle (“non come a Pisa dove quando ci sono delle difficoltà invece che aggredire come a Perugia ci si fa in quattro per superarle tutti insieme”) e manda gli auguri per una pronta risalita ai grifoni e dall’alto della sua esperienza dispensa consigli su come si deve fare calcio a Perugia. Speriamo che Damaschi sia stato in ascolto tenendo le orecchie ben aperte.



Cala il sipario su Don Chisciotte con la speranza che finalmente tutti abbiano capito cosa è realmente accaduto nella “calda estate del grifo” e ci alziamo dalla poltrona con la piacevole sensazione che ancora una volta…. Ètuttaposto.

Post Scriptum: cambiando canale c’è “Porta a Porta” e vedo il faccione rubicondo di Mastella. Penso che parlino delle elezioni di Napoli visto che aveva dichiarato “se De Magistris dovesse arrivare al ballottaggio mi suicido”. Invece si parlava di dieta… con un professorone che sentenziava come possiamo consumare quanto olio vogliamo che non fa male e che invece la nostra rovina sono i pomodori, la frutta e la verdura.

A pensare che questo è il servizio pubblico finanziato con le nostre tasse, viene spontaneo andare a coricarsi con il pensiero: viva le tasse!... E viva Tasso! 


     

2 avo' i commenti:

fan75 ha detto...[rispondie]

'n somma è tutto a posto ... grandissimo tasso! w rete SòLE!

supernello65 ha detto...[rispondie]

un bel carcere turco ...stile "fuga di mezzanotte"...e un paio di mulatti sodomiti come compagni d'avventura... ecco il prossimo reportage lo vorrei vedere così..

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