Amore accecante.
E infatti, quando sono entrate le squadre in campo c'era una curva completamente daltonica.
La regola dice che in D gioca con la prima maglia chi è in trasferta, loro quindi erano regolarmente in campo con la consueta maglia merda, in Nord invece era apparso uno stand della Snai per favorire le scommesse sul motivo di quella maglia blu, alla fine, la più quotata è risultata che le che quelle bianche erano ancora molle dall' ultima partita fatta.
Pazienza.
Dopo circa un anno ci si aspettava una partita vera, con due tifoserie vere, aria di derby che però quelli dall' altra parte del lago hanno tradito miserabilmente.
E pensare che erano stati accolti anche con tutta la formalità del caso, arrivano gli aretini, si diceva, facciamogli sentire l' inno.
Anche l' inno cazzo.
Ma loro niente, silenti per tutta la partita, forse ormai troppo abituati a giocare a Cortona o Poppi che no, evidentemente erano troppo imbarazzati per tornare in uno stadio vero, con una Curva che dall' altra parte li faceva sentire come a casa loro : insignificanti.
Ad un certo punto, almeno io, ho smesso anche di insultarli, giravano voci di rischio diffida per maltrattamento di minori.
Inizia la partita e la prima sensazione è di girarmi intorno, vedo la solita bella curva, tanta gente, alzo gli occhi e di quella gente ne vedo una bella in modo particolare, ma c'è la partita, meglio concentrasi su quella, per tanti motivi.
Il Grifo parte alla moviola, vedere il Moca sulla fascia e ripensare a chi l' ha calcata in tanti e tanti anni è passibile di oltraggio alla memoria, ma si va avanti, più che avanti a dire il vero si indetreggia paurosamente, il baricentro del Perugia è a Santa Lucia e immancabilmente arriva il gol loro.
La sagra delle bestemmia, mi giro di nuovo, a ricercare qualcosa per aumentare il dolore, sono masochista, ma più che altro a cercare conforto di essere in Nord e non nella San Martino, la sensazione è proprio la stessa.
Fuori le palle, ragazzi fuori le palle.
Il secondo tempo è una lezione di vita, mai perdersi d'animo, credici, credici, credici.
E quando Benedetti gonfia la rete sotto la Nord il piacere di una volta, di stare un secondo assente dal contesto e goderti il boato della Nord, lo stesso di quando eri piccolo, di quando c'era la Lira, lo stesso di quando non esisteva Facebook, lo stesso che fa da colonna sonora da quelli esauriti come me.
Perugino tra perugini.
Abbiamo le palle, hai ragione Comandante Mark.
Non ti scusare o giustificare con il tuo gesto, anche se non era quello il senso, non cambia nulla.
Certi gesti vengono fatti da chi vive al pieno, eravamo incazzati quanto te nell' accettare quel risultato.
Eravamo tutti incazzati e quel pallone entrato in rete è stata una liberazione.
Finisce uno a uno, va bene così.
Era una partita da vincere, la più importante da vincere di quelle in casa, com' era da vincere quella al Liberati.
E se non è stato fatto pazienza, di momenti in cui i sguardi cercati erano felici e sorridenti ne abbiamo vissuti tanti quest' anno e tanti ne arriveranno ancora.
Perugino tra perugini, a cercare il sorriso in campo e magari in qualche gradone sopra.
Grazie freghi.
2 avo' i commenti:
ciò la lacrimuccia ...sic !
Complimenti... hai fatto scendere una lacrimuccia pure a me!
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